Ubuntu con partizionamento manuale |
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lunedì 22 marzo 2010 | |
Linux per tutti - Ubuntu facile - Manuale Capitolo 4 Installare e disinstallare Ubuntu Paragrafo "e": Ubuntu con partizionamento manuale Questo articolo contiene 11 Video Guide del Prof. Ing. Antonio Cantaro
ATTENZIONE: le operazioni con le partizioni sono molto delicate e potrebbero portare, in caso di errori od inconvenienti, alla perdita di tutti i contenuti dellhard disk o di qualche partizione. Pertanto, qualora il disco rigido non fosse vuoto, prima di effettuare qualsiasi operazione sulle partizioni, si invita, caldamente, a fare una copia di backup (copia di sicurezza), magari in CD o DVD, dei file importanti e/o di interesse (lavori, musica, filmati, documenti, ecc..). Avere una copia di sicurezza è sempre buona cosa, anche se non state manipolando le partizioni. Pensate ad un virus o ad una rottura del disco. Un sistema operativo si può sempre reinstallare, il filmato del matrimonio andrebbe, invece, definitivamente perduto. Tanta gente ha pianto per non avere effettuato delle copie di sicurezza dei propri file (anni di lavoro perduti)... Prima di procedere è necessario che abbiate già assimilato i contenuti del paragrafo: d Partizioni - Come partizionare il disco rigido - Gparted
PROCURARSI Gparted: per avere il DVD con Gparted in Italiano basta scaricare l'immagine ISO di una delle mie Ubuntu Plus Remix e masterizzarla. Il CD Ufficiale di Ubuntu contiene Gparted in inglese. Negli esempi che seguono si farà riferimento ad un disco fisso di 100 Gb. Avendo un disco di maggiore (o minore) capacità, basterà assegnare il maggiore (o minore) spazio disponibile alla partizione Dati. Ubuntu installato da solo col partizionamento manuale
Preparativi e consigli
Per prima cosa dovete lanciare Ubuntu in modalità live ed accedere a Gparted. Ripropongo, per comodità, un piccolo stralcio del paragrafo: d Partizioni - Come partizionare il disco rigido - Gparted
Decidere il tipo e la grandezza delle partizioni
>> Per la partizione DATI consiglio il Filesystem ntfs in quanto utilizzabile anche nel caso di eventuale futura installazione di sistemi Windows (escluso Windows 98 e precedenti). Ovviamente se scegliano un Filesystem del tipo Ext (2, 3, 4) lo stesso andrebbe bene per Ubuntu ma non verrebbe riconosciuto da eventuali futuri sistemi Windows che volessimo installare. >> Per la partizione di Swap non possiamo che scegliere il Filesystem Linux-swap. >> Per l'eventuale partizione /home vale quanto detto per Ubuntu, ossia Filesystem Ext4 (consigliabile) o inferiori.
![]() Di seguito fornisco alcune indicazioni per scegliere la grandezza della partizione che ospiterà Ubuntu. >> Dimensione minima consigliata 10 Gb - Da scegliere nel caso di Hard Disk di piccola dimensione e sempre che non s'intenda installare numerosi e/o grossi programmi. Eccezionalmente possiamo anche scegliere 8 Gb, ma saremmo molto limitati nell'installazione di nuovo software. >> Dimensione massima consigliata 30 Gb - Normalmente non serve andare oltre la dimensione
indicata, tranne che si preveda l'installazione di programmi eccezionalmente
pesanti e fuori dall'ordinario, quali videogiochi enormi, ecc... >> Dimensione standard consigliata 15 - 25 Gb -
Si tratta di dimensioni normali. La scelta della grandezza da adottare
dipenderà dalla mole e dalla quantità di programmi che intendiamo
installare e dalla grandezza del disco rigido. Se vogliamo utilizzare Remastersys per creare il DVD del nostro Ubuntu personalizzato, allora è bene non scendere sotto i 25 Gb. Per maggiori notizie su Remastersys si rimanda alla parte bassa della pagina: Riformattare no grazie-Immagine sistema. Ovviamente i criteri esposti, per il dimensionamento, sono validi in presenza della Partizione DATI che conterrà i nostri file personali, che quindi non sovraccaricheranno la partizione dedicata al sistema operativo.
Premetto che la RAM è la memoria del computer. Ossia il luogo in cui vengono immagazzinati i dati durante il funzionamento del computer. Se spegniamo il computer perdiamo il contenuto della RAM. La partizione di Swap serve quale memoria virtuale di Ubuntu. In pratica se abbiamo una RAM piccola, il sistema operativo userà la partizione di Swap come se fosse un'estensione della RAM. Ovviamente i tempi d'accesso alla partizione di Swap (lettura scrittura) sono notevolmente superiori rispetto ai tempi d'accesso alla RAM, con conseguente rallentamento del sistema. Pertanto la grandezza della partizione di Swap (Linux-Swap) dipenderà dalla RAM del nostro computer. Fornisco alcune indicazioni per la grandezza di questa partizione. >> Computer con RAM fino a 512 Mb - Creare una partizione di Swap che abbia una grandezza doppia rispetto alla RAM. Ad esempio per 256 Mb di RAM creare una Swap di circa a 500 Mb. Per RAM di 512 Mb, creare una Swap di circa 1 Gb. >> Computer con RAM pari a 1 Gb - Risulta evidente che, per il funzionamento di Ubuntu, tanto più grande è la RAM tanto meno serve la partizione di Swap. Quindi, per RAM di 1 Gb, basta una Swap di 1 Gb. >> Computer con RAM di 2 Gb o maggiore - Possiamo lasciare 1 Gb di Swap, anche, per RAM di 2 o 4 Gb. Addirittura per RAM di 4 Gb, potremmo fare a meno della partizione di Swap. Però, se intendiamo utilizzare la funzione di Ibernazione (spegnere il computer ed alla riaccensione ritrovarlo con tutte le applicazioni ed i documenti aperti, nelle stesse condizioni in cui si trovavano al momento dell'ibernazione), allora dobbiamo avere una partizione di Swap almeno uguale (o poco più grande) della grandezza della RAM. Questo in quanto Ubuntu salverà nella partizione di Swap quanto contenuto nella RAM al momento dell'ibernazione. Ad esempio, se abbiamo una RAM di 2 Gb, possiamo creare una Swap di 1 Gb, ma se vogliamo utilizzare la funzione di ibernazione, allora dobbiamo creare una Swap di 2 Gb o poco più. Se abbiamo una RAM di 4 Gb possiamo fare a meno della Swap o la crereemo non più grande di 1 Gb, ma se vogliamo utilizzare la funzione di ibernazione, allora dobbiamo creare una Swap di 4 Gb o poco più.
La scelta della grandezza della partizione DATI, non presenta nessun problema, infatti ad essa daremo tutto lo spazio libero disponibile dopo la creazione della altre partizioni (Ubuntu, Swap ed eventuale /home). In generale sarà la partizione più grande (compatibilmente con la grandezza del nostro disco).
Come già detto, la partizione /home permette la conservazione delle configurazioni, da noi scelte, per il software installato (ad esempio i componenti aggiuntivi di Firefox, i segnalibri, le impostazioni grafiche di Ubuntu, ecc...), anche nel caso in cui dovessimo reinstallare il sistema operativo o installare una successiva versione di Ubuntu. Personalmente preferisco fare a meno di questa partizione, potendo ottenere risultati simili, semplicemente copiando alcune cartelle nascoste contenute nella cartella Home ed utilizzandole successivamente (qualche volta scriverò una guida in proposito). Peraltro, nel caso volessimo realizzare l'immagine del sistema (Remastersys da Ubuntu o Macrium Reflect da Windows), la partizione /home ci complicherebbe le cose. Ma se proprio vogliamo creare una partizione /home, allora dovremmo dare ad essa una dimensione di circa 4 - 6 Gb. Tale grandezza è più che sufficiente in presenza della partizione DATI. Infatti la /home, oltre alle configurazioni, potrebbe contenete, provvisoriamente, qualche nostro file personale (download, documenti, ecc..) che, successivamente, andremmo a trasferire nella partizione DATI. Se invece non volessimo creare la partizione DATI, allora potremmo dare alla /home tutto lo spazio libero disponibile dopo la creazione della altre partizioni (Ubuntu e Swap). In questo secondo caso la partizione /home, oltre a contenere le configurazioni, sarebbe destinata a contenere anche tutti i nostri file personali. In pratica prenderebbe, anche, il posto della partizione DATI. Per ulteriori ntizie sulla partizione /home si rimanda alla pagina:
Partizionare il Disco Rigido
Ecco un esempio di partizionamento che vale anche per il punto successivo (caso con Ubuntu già installato):
Esempio:
Partizione Primaria per Ubuntu e Partizione DATI e Swap del tipo Logica
Ecco un esempio di partizionamento che prevede anche la partizione /home:
Esempio:
Partizione
Primaria per Ubuntu e Partizione DATI, Swap e /home del tipo Logica
Ultimato il partizionamento, possiamo installare Ubuntu nella partizione ad esso dedicata.
Installare o Reinstallare Ubuntu
![]() NOTA: Anche se, durante linstallazione, vi sembra che tutto sia fermo (bloccato) non cliccate sul tasto Annulla, interrompereste irrimediabilmente il processo. L'apparente blocco potrebbe essere dovuto al tempo necessario per scaricare ed installare i pacchetti della lingua. Semmai, qualora non aveste il collegamento ad internet, e tutto sembra bloccato per molto tempo, controllate se vi appare, magari dietro alla finestra principale (spostatela), una maschera di avvertimento sulla mancanza di connessione ad internet. In questo caso, confermate di volere procedere egualmente ed il processo riprenderà. Anche non avendo un collegamento internet attivo durante l'installazione, successivamente ed in qualunque momento, potrete aggiornare Ubuntu ed ottenere la lingua italiana senza problemi.
Per la tastiera abbiamo la possibilità di visualizzare i caratteri digitati e quindi la loro corretta corrispondenza. Ovviamente possiamo modificare le scelte suggerite da Ubuntu. Ultimati questi primi tre semplicissimi passi, si accede alla Preparazione spazio su disco (passo 4 di 6). La seguente videoguida mostra come procedere:
>> Nuova dimensione della partizione - Lasciare come si trova (non toccare); >> Usare come - Scegliere Filesystem ext4 con journaling; >> Formattare la partizione - Inserire la spunta nel quadratino (click del mouse); >> Punto di mount - Scegliere / (slash, la barretta inclinata). >> Tasto OK - Fare click su OK per concludere la Modifica della partizione. Ci verrà riproposta la finestra dell'nstallazione dove (dopo qualche secondo) troveremo (sempre nella riga della partizione dedicata ad Ubuntu) il Punto di mount indicato con / e la spunta inserita nel quadratino della Formattazione. Solo e solamente se avevamo deciso di utilizzare anche la partizione /home (io non la utilizzo) non dobbiamo fare altro che procedere allo stesso identico modo con cui abbiamo operato per la partizione /. Ovviamente faremo click col destro (per la modifica) nella riga della partizione che è destinata alla /home. L'unica differenza è la scelta del: >> Punto di mount - Scegliere /home Abbiamo finito il Passo 4 di 6. Basta fare click sul tasto Avanti, per passare al Passo 5 di 6 dell'installazione. La seguente videoguida mostra come procedere:
Dopo questa precisazione, arrivati al Passo 4 di 6 dobbiamo: >> Nuova dimensione della partizione - Lasciare come si trova (non toccare); >> Usare come - Scegliere Filesystem ext4 con journaling; >> Formattare la partizione - Inserire la spunta nel quadratino (click del mouse); >> Punto di mount - Scegliere / (slash, la barretta inclinata). >> Tasto OK - Fare click su OK per concludere la Modifica della partizione. Ci verrà riproposta la finestra dell'nstallazione dove (dopo qualche secondo) troveremo (sempre nella riga della partizione dedicata ad Ubuntu) il Punto di mount indicato con / e la spunta inserita nel quadratino della Formattazione. Solo e solamente se avevamo già esistente la partizione /home non dobbiamo fare altro che procedere allo stesso identico modo con cui abbiamo operato per la partizione /. Ovviamente faremo click col destro (per la modifica) nella riga della partizione che è destinata alla /home. Le uniche differenze sono relative ai punti: >> Formattare la partizione - NON inserire la spunta nel quadratino (non bisogna formattare); >> Punto di mount - Scegliere /home Quindi, nel caso di reinstallazione di Ubuntu con partizione /home, è indispensabile non formattare la stessa, altrimenti tutte le nostre configurazioni e i nostri dati, andrebbero irrimediabilmente perduti. Abbiamo finito il Passo 4 di 6. Basta fare click sul tasto Avanti, per passare al Passo 5 di 6 dell'installazione. La seguente videoguida mostra come procedere: ![]()
>> Indicare il proprio nome - Possiamo digitare un nome qualsiasi, normalmente uguale al nome utente di cui sotto; >> Indicare il nome utente da usare per l'accesso - Questo è il nome che dobbiamo utilizzare per fare il log-in all'avvio di Ubuntu e che poi apparirà in alto a destra vicino all'orologio di Ubuntu. Per evitare confusione suggerisco di utilizzare lo stesso nome di cui la precedente punto e preferibilmente non troppo ungo; >> Scegliere una password - Digitare una Password (da ripetere due volte, per sicurezza). Dovrebbe essere di almeno 8 caratteri, ma Ubuntu accetta anche password più brevi pur avvisandoci che sarebbe bene sceglierne una più lunga; importante conservare bene il nome utente e la password, infatti, se li perdiamo non sarà più possibile accedere ad Ubuntu (log-in). >> Indicare il nome del computer - Ci viene proposto il nome che possiamo anche semplificare (accorciandolo); ad esempio lasciando solamente il nome utente. Questo ci torna comodo quando utilizzeremo il Terminale, in quanto la riga di comando sarà più breve; >> Accedere automaticamente - Nella parte bassa della maschera, possiamo scegliere di Accedere automaticamente o con password o addirittura di utilizzare la password anche per decifrare la cartella Home. Se scegliamo la prima opzione (Accedere automaticamente), avviando Ubuntu non dovremo effettuare il log-in; ma anche in questo caso, bisogna sempre conservare bene il nome utente e la password, in quanto ci verrà chiesta da Ubuntu ogni volta che cercheremo di modificare le impostazioni del sistema operativo, compreso l'installazione di un programma (pacchetti).
Abbiamo finito. Non ci resta che fare click su Installa. Il processo dinstallazione partirà e non dovremo fare altro che aspettare la fine, mentre Ubuntu ci continuerà a mostrare le caratteristiche principali del sistema operativo (ma, se vogliamo, possiamo andare a prendere un caffè). Il processo dura dai 10 minuti a mezz'ora (secondo le caratteristiche del computer e del collegamento internet). La seguente videoguida mostra come procedere:
Finito il processo d'installazione ci
viene chiesto di riavviare il computer (possiamo anche scegliere di
continuare a lavorare in modalità live). All'uscita da Ubuntu saremo invitati a
rimuovere il CD-DVD dal lettore ed al riavvio del computer
possiamo goderci Ubuntu installato, al massimo delle sue prestazioni. Tutto
fatto! Più semplice di così
non si può!
Per le ultime versioni di Ubuntu, si suggerisce di scaricare e consultare: Installare Ubuntu 12.04 - Guida illustrata
Installare Ubuntu 13.10 - Guida illustrata
Installare Ubuntu 13.10 - Videoguida
Manuale on-line con videoguide INDICE ___________________________________________ Premessa Linux per tutti - Ubuntu facile - Manuale Capitolo 1 Perché
passare a Linux: 27 validi motivi Capitolo 10 Risoluzione Problemi, FAQs e Varie
Nota: I contenuti del manuale e delle video-guide, sono proprietà intellettuale dell'autore e potranno essere utilizzate e diffuse, seppure senza scopo di lucro, solamente su autorizzazione dello stesso: Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo |
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Ultimo aggiornamento ( martedì 10 dicembre 2013 ) |